La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA)

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​Per Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) si intende un'area di medicina di alta specialità e complessità, che si avvale di tutti i procedimenti che comportano il trattamento di ovociti umani, di spermatozoi ed embrioni nell'ambito di un progetto finalizzato alla gravidanza. 
Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), gli accertamenti per determinare la presenza di uno o più ostacoli al concepimento dovrebbero essere svolti dopo almeno 12 mesi di rapporti intenzionalmente fecondi. Una diagnosi tempestiva di eventuali patologie consente spesso di intervenire sull’infertilità con trattamenti mirati. In alcuni casi, per diverse ragioni, questo non risulta possibile o sufficiente, allora la coppia si rivolge all'ausilio della fecondazione assistita.
​In base alle cause di infertilità della coppia, possono essere utilizzate differenti tecniche che, per legge, devono essere applicate con gradualità, a partire dalle meno invasive. Le tecniche di PMA sono suddivise in Tecniche di I, II e III livello a seconda della loro complessità e del grado di invasività sia tecnica che psicologica.

La legge 19 febbraio 2004, n.40 "Norme in materia di Procreazione Medicalmente Assistita", stabilisce che per risolvere problemi di sterilità o di infertilità è consentito il ricorso alla PMA, quando non vi siano altri metodi terapeutici efficaci. 
L'Istituto Superiore di Sanità elabora annualmente per il Ministero della Salute la relazione sull'attività delle strutture autorizzate ad eseguire le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita e certificate dall'Istituto dei Tessuti (Centro Nazionale Trapianti-CNT).

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Stadi dello sviluppo embrionale in vitro